NEUROPSICOMOTRICITÀ
Che cos’è la neuropsicomotricità?
La neuropsicomotricità è una disciplina che prende in considerazione il bambino nella sua globalità ed il suo obiettivo principale può essere identificato nel consentire un’integrazione armonica degli aspetti motori, funzionali, affettivi, relazionali e cognitivi. La neuropsicomotricità affida un ruolo predominante al corpo, al movimento e all’azione considerati gli elementi fondamentali per apprendere e operare sulla realtà ed in relazione costante e significativa con l’ambiente. Attraverso il corpo, il suo agire e il suo relazionarsi, l’individuo esprime la propria identità, i suoi bisogni e le sue difficoltà.
Lo strumento previlegiato di lavoro, insieme all’interazione, è il GIOCO. Esso è il processo attraverso il quale il bambino diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare le legittime esigenze di queste sue due realtà. Il gioco viene considerato non solo come un mezzo per arrivare all’esercizio, ma un veicolo in sé importante per la crescita e il benessere del bambino, all’interno di una visione che comprende l’aspetto relazionale e psicologico come parte integrante dell’intervento riabilitativo.
Aree d’intervento
Le aree di intervento sono molteplici: disturbi del comportamento (bambino aggressivo, inibito, oppositivo-provocatorio, insicuro, ecc.), disturbi affettivo-relazionali, disturbi della coordinazione motoria e disprassia, immaturità grafomotoria, disturbi visuo-spaziali, ritardo del linguaggio, ritardo neuropsicomotoro o cognitivo, deficit di attenzione e iperattività (ADHD), disturbo dello spettro autistico, disturbi della regolazione emotiva, disturbi specifici dell’apprendimento, disturbi neuromotori (PCI, quadri sindromici, disturbi del cammino, ecc.).
Accoglienza e iter diagnostico
L’osservazione e la valutazione neuropsicomotoria si svolgono all’interno di un ambiente accogliente e privo di pressioni, mediante un approccio non direttivo, che facilita la libera espressione dei bisogni del bambino e delle sue caratteristiche più significative. La valutazione utilizza tutte le modalità: relazionali, comunicative, espressive, emozionali, motivazionali, per osservare il bambino in relazione alle situazioni, agli oggetti, allo spazio, al tempo e all’altro.
L’iter valutativo neuropsicomotorio prevede:
- Valutazione neuropsicomotoria in contesto ludico (osservazione e somministrazione di test standardizzati);
- Individuazione ed elaborazione di un programma d’intervento con obiettivi riabilitativi focalizzati in base ai punti di forza e di debolezza del bambino;
- Condivisione con il resto dell’equipe, se la valutazione ha coinvolto diversi specialisti;
- Colloquio di restituzione con i genitori e consegna della relazione finale.
Nel caso in cui sia già stata fatta una valutazione o un iter diagnostico presso il polo territoriale o altro centro privato, si procederà con una breve osservazione e colloquio con i genitori.